Sostiene Pereira di Antonio Tabucchi
I miei appunti
Mi sono incuriosita ed ho voluto leggere questo libro perché era stato proposto nel gruppo di lettura del quale faccio parte. Non lo avevo letto alla scadenza precisa perché presa dall'organizzazione del Quid, ma ho voluto comunque dedicare del tempo a questo libro e ne sono felice!
Lo stile di scrittura di Antonio Tabucchi è coinvolgente e quel "Sostiene Pereira" ripetuto spesso ha un senso importante che si palesa alla fine del libro. Tutto il trascinarsi degli eventi mi ha tenuta bloccata nelle sensazioni di Pereira che sembra vivere staccato dal presente; giornalista importante in un tempo, profondo conoscitore della letteratura si chiude nell'ufficio della redazione culturale del Lisboa a tradurre testi per la pagina da lui gestita. Testi probabilmente scollegati da quel presente che la sua Città vive e che il Portogallo si apprestava a vivere e se ne rende conto strada facendo a seguito anche della conoscenza di Monteiro Rossi, ragazzo di origini italiane, che si propone di scrivere per il giornale. Pereira gli commissiona "necrologi" per scrittori ancora in vita, per essere pronti all'evenienza, ma al ragazzo non interessa molto seguire le richieste del suo capo.
Dal punto di vista di Pereira la storia ha una particolare lettura; le sue azioni sembrano protese a voler vivere la sua vita in tranquillità tra i suoi libri e le uscite della sua pagina, tra i suoi pranzi all'Orchidea a base di omelette e le "chiacchiere" con la foto della moglie, mentre nel paese è in atto la dittatura e nella vicina Spagna una guerra civile tra i nazionalisti e i repubblicani. Viene catapultato, suo malgrado, nella vicenda e non può fare a meno di fare le sue considerazioni da profondo intellettuale ed amante della libertà quale è!
Cosa mi lascia questo libro?
Tante "immagini"!
Pereira come prima immagine: appesantito dall'età e dal fisico e forse anche nel morale, cammina a fatica per la Città o è seduto a mangiare l'omelette al ristorante. Ho sempre cercato di pensare al viso, ma mai l'ho visto somigliante a Marcello Mastroianni che lo ha interpretato nella trasposizione cinematografica.
L'immagine per eccellenza che esce da questo libro è quella della moglie di Pereira. Non più in vita eppure così presente nella vita del protagonista che le parla e le racconta tutto guardandola nella foto all'ingresso del loro appartamento. Il sorriso stampato che pare parlare, confortare, soccorrere il marito in qualsiasi momento. Gli fa compagnia e lo conforta qualunque cosa accada.
Infine Lisbona, la città dove si svolge tutta la vicenda quell'agosto del 1938. Non l'ho visitata ma ammetto che sono incuriosita. Non avevo approfondito con le immagini della città, ma devo dire che la descrizione che ne viene fuori, a livello di paesaggio, coincide con quanto si vede in internet. Piazze belle e colorate, strade strette che si inerpicano su per la collina. Affascinante! Da visitare!
Di quel periodo storico ho una idea mia precisa ed amo molto confrontarmi con chiunque abbia idee diverse dalle mie. Letture come questa sono momenti per me di confronto proprio perchè si possono approfondire i fatti accaduti in quel tempo. Rifletto sui dati storici, su quello che gli avvenimenti possono aver costruito e possono aver distrutto, La storia del Portogallo e della Spagna sono diverse da quella del nostro paese, anche se per tanti l'impronta negli anni trenta era la stessa, ma Salazar e Franco hanno governato a lungo. La loro idea di governo è stata traghettata fino all'epoca moderna creando in questi due paesi quel che sono adesso.