La Prima Vita di Italo Orlando di Carola Susani

30.06.2019

Una strana storia raccontata in maniera particolare e divertente.

A raccontarla in prima persona è Irene, bambina nell'estate del 1957, che trascorre, come sempre, nella casa di campagna di Sette Cannelle, le vacanze insieme al papà ed alla sua stranissima nonna. La Sicilia fa da sfondo alla storia e con essa vive un tutt'uno insieme a odori, paesaggi, gente.

Italo Orlando entra nella vita di questa famiglia in maniera alquanto strana. Proprio Irene ed il papà, che amavano andare a spasso a scattare fotografie, lo trovano sdraiato su un campo, nudo, con il viso come perso; lo vestono e lo portano in casa (in una maniera quasi roccambolesca) e lo ospitano in casa con tutta la semplicità che le persone di cuore possono avere in quel tempo ed in quella terra. 

Non si sa chi sia questo ragazzo, non si sa quale sia il suo nome in realtà. Non si sa da dove provenga, sembra appartenere ad un mondo lontano, quasi surreale. Può essere uno spirito buono o uno spirito cattivo. può essere tante cose, ma di certo sa come arrangiarsi e come aggiustare tante cose. Il nome Italo Orlando gli viene attribuito per un motivo preciso che si scopre leggendo la storia. 

Ho trovato che la Susani abbia un modo eccellente di far calare il lettore nell'ambiente in cui si svolge la storia: mi è sembrato di essere nel campo insieme ad Irene ed al papà e ritrovare insieme a loro il ragazzo, mi è sembrato di sentire la nonna chiamare, mi è sembrato di camminare sull'erba intorno casa e di passare a piedi scalzi sui mattoni della cucina di questa casa già antica nel 1957. Il racconto di Irene di quel giugno, è intriso di tanta nostalgia e nel sentire la nostalgia riesce a far vivere quei momenti di fianco a lei. Il racconto diventa verosimile anche se il soggetto della storia, Italo Orlando, potrebbe non esserlo. E' quasi un folletto che compare e scompare, quasi un amico immaginario, ma che realmente con molta sagacia riesce a risolvere problemi annosi alla famiglia che lo ospita ed ai vicini: trova le fonti d'acqua, aggiusta il pozzo, fa sparire le cornacchie e molto altro.

Ci caliamo in un territorio semplice e spartano, dove ancora non era arrivata la luce elettrica dappertutto, dove la vita era scandita dai lavori in campagna e dalla raccolta delle mandorle, dove era possibile giocare con poco, guardare le lucciole, salire su un albero e saltare su un altro. Si sentono quasi l'odore di terra arsa dal sole e il frinire dei grilli.   

La scrittura è così semplice che tutto questo è reale, anche Italo Orlando. La storia così coinvolgente che non vorresti finisse e leggi tutto, anche i titoli di coda ed i ringraziamenti. E scopri che forse un seguito ci sarà! Forse Italo comparirà nuovamente!

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