Nella nostra lingua la storia del romanzo è intricata, e sulla traduzione hanno influito interventi anche molto pesanti di censura, specialmente nei confronti dei temi religiosi. Le traduzioni filologicamente corrette sono comparse per quasi tutti i maggiori editori italiani a partire dal 2010.
La prima traduzione del Conte risale al 1869 ed è quella comunemente diffusa, che è stata sempre utilizzata e ristampata fino a pochissimi anni fa. Da ricerche effettuate dall'editore Carmine Donzelli è risultato che vi era un "fantasma" nelle traduzioni de Il Conte di Montecristo; il suo nome era Emilio Franceschini, inesistente nella realtà, frutto di uno pseudonimo di diversi traduttori o comunque nome inventato per firmare una traduzione di cui non si conosceva l'origine. La traduzione circolata per quasi un secolo non è corrispondente al testo originale e ha molte parti tagliate ed incomplete. Se volete curiosare vi inserisco il link che chiarisce i tagli e le correzioni --> traduzione Emilio Franceschini
Una disattenzione dell'editoria italiana nei confronti di questa importante opera francese dovuta alla sua scarsa considerazione ed ai giudizi negativi di Croce e di Gramsci. Il lavoro di ricerca svolto dall'editore Donzelli, suscitato anche da una richiesta rivalutazione da parte di Calvino e di Citati, ha consegnato ai lettori italiani, solo dal 2010, traduzioni che riprendono l'originale basata sull'edizione di Claude Schopp. Quella promossa da Donzelli è curata da Gaia Panfili ed è quella adottata anche nell'edizione che ho letto io!