Annabella Abbondante di Barbara Perna

08.06.2023

L'essenziale è invisibile agli occhi è il sottotitolo di questo secondo romanzo (edito Giunti) della scrittrice Barbara Perna. E' chiaro il riferimento al Piccolo Principe, scelta non casuale.

Se non avete letto il primo libro nel quale Barbara Perna ci fa conoscere Annabella Abbondante (La verità non è una chimera, ne avevo parlato qui), potete leggere comunque questo secondo, perchè i romanzi raccontano casi diversi, non collegati tra loro, seppur i personaggi principali sono gli stessi. Certo, il mio consiglio spassionato è quello di leggerli entrambi, perchè la costruzione dei romanzi è ben fatta, perchè si tratta di letture piacevoli che tengono compagnia e le indagini si dipanano in modo intuitivo, anche per chi legge poco i gialli. 

Altro punto a favore è il ruolo che ricopre la protagonista: Annabella Abbondante è una giudice civile, veste che viene raccontata ed utilizzata poco (o per niente) nel panorama letterario dei romanzi. Barbara Perna ci da modo di guardare anche nella direzione di coloro che, se vogliamo, sopportano maggiormente il carico dell'iter giudiziario civile italiano. Precisamente la nostra protagonista è giudice della sezione fallimentare del Tribunale di Pianveggio, una città immaginaria che è stata collocata in provincia di Lucca. 

Quello di Pianveggio è un tribunale piccolo, dove ai giudici può accadere di presiedere udienze di colleghi al di fuori della propria sezione, cosa che accade alla nostra, risoluta e riccioluta Annabella. In entrambi i romanzi, vi sono racconti di udienze, di testimonianze e di casi che sembrano inverosimili ed invece sono riferiti a fatti realmente accaduti. Se siete curiosi vi consiglio una attenta lettura.

Come sapete non mi piace raccontare la trama, per non inibire la lettura del romanzo che merita di essere letto, ma vi lascio un breve spunto: Annabella Abbondante viene chiamata a sostituire un collega al corso di formazione per i nuovi magistrati che si tiene in un luogo bellissimo, realmente destinato anche a questo scopo, che è Villa Castelpulci a Firenze. Annabella non ne è molto felice perché il suo lavoro è già molto impegnativo e la sua vita sociale molto attiva e tale vorrebbe mantenerla, ma deve accettare e si reca a Firenze. Chissà, non fosse il suo sesto senso a dirle di non andare, perché accade un fatto molto increscioso.

"Un urlo. Un tonfo.

Nell'aula Soderini il silenzio si fece immediato. Tutti i ragazzi si voltarono nella direzione da cui era arrivato il grido. Si guardarono smarriti per qualche istante, poi, senza dirselo, si precipitarono verso l'uscita che dava sul cortile interno. 

La dottoressa Abbondante scattò dalla sedia e, con agilità insospettata, fu la prima a raggiungere la portafinestra e uscire dall'aula  ........   si diresse decisa sul lato opposto, verso i tre archi che sormontavano l'antica balaustra chiusa dall'inferriata. Alcuni di loro la seguirono, si sporsero a guardare in basso, e proprio lì sotto, quasi nascosto alla vista videro un corpo."

Questo è il prologo. E c'è un corpo. E c'è un delitto. 

Leggere questo romanzo vuol dire andare in fondo alla vicenda raccontata nel prologo che ne intreccia altre, che scopriremo pagina dopo pagina. Certamente ad affiancare Annabella Abbondante (o è lei che affianca gli altri?) ci sono i suoi amici di sempre: Nicola, il commissario di polizia, la giornalista Alice, detta Ginger per il suo colore dei capelli, ma anche Gabriele, il comandante dei carabinieri. Vi sono nuove conoscenze della nostra Annabella, davvero fondamentali, soprattutto quella con il magistrato che indaga sui fatti di cui sopra, Ferruccio Landi e vedrete il perché solo leggendo. 

Non possono mancare nella narrazione Michele il proprietario del caffè La Palermitana (dove si affogano tutte le velleità di dieta della nostra Annabella), il cancelliere Paolo, detto Dolly (dalla pecora clonata), e Fortuna Abbondante, sorella impertinente ed a tratti soffocante di Annabella.

Le vicende in cui la giudice Abbondante si ritrova, sono raccontate in modo scorrevole e sono arricchite da una punta giusta di umorismo che accompagna tutto il libro, in modo da smorzare la tensione e far conoscere in maniera divertente alcuni aspetti. Ammetto che ho riso di gusto delle disavventure e delle disattenzioni della nostra Annabella, ma anche il suo modo di reagire e di interagire con gli altri è molto spiritoso. 

Posso tranquillamente dire che riconosco in questo piglio spiritoso e divertente la scrittrice Barbara Perna, che seguo sui social già dal 2021 dopo l'uscita del primo romanzo, ma che ho avuto il piacere di conoscere personalmente. E' stata ospite del Quid, l'Associazione Culturale di cui faccio parte, in un aperitivo letterario molto partecipato (andate a vedere sul sito, c'è anche una intervista fatta a RadioG, emittente di Giulianova). Durante l'incontro abbiamo potuto mettere in evidenza molti aspetti del suo personaggio, così come le similitudini tra Barbara ed Annabella.

Barbara Perna ed io
Barbara Perna ed io

Barbara Perna è giudice anche lei e quindi ha portato tra le pagine il mondo che conosce meglio. Vive e lavora a Roma ma è napoletana verace. Ha dovuto abbandonare la carriera di attrice teatrale comica nel 1998, quando ha vinto il concorso in magistratura ed ha girato un po' per l'Italia come giudice tuttofare, lasciando il cuore in Toscana in cui ha ambientato i suoi romanzi.

E' una fortuna per il mondo dei lettori e delle lettrici che Barbara Perna abbia trovato il modo di raccontare questo personaggio e di farcelo conoscere. Oltre al suo modo di scrivere apprezzo molto che abbia inserito nella storia fatti realmente accaduti e che, con il sorriso, abbia affrontato temi sociali importanti. Si trovano lì nelle storie, tra le pagine e chi legge ha lo spunto per una riflessione attenta e libera. In questo romanzo, ad esempio, parla di adozione e di rapporti rubati tra genitori e figli, ma non dico di più!

Avrete capito che Barbara Perna riesce a mischiare finzione e realtà, fatti inventati e realmente accaduti, rendendo credibili le storie che racconta. Consiglio quindi i suoi romanzi. 

Siamo in attesa della terza storia con Annabella Abbondante come protagonista e quindi se non avete recuperato questi libri, fatelo; se invece li avete letti fatemi sapere cosa ne pensate!

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