Angelica e Le Comete di Fabio Stassi
Lasciarsi affascinare dalla scrittura di Stassi non è cosa difficile. Ha una scrittura ricercata, molto descrittiva, ma allo stesso tempo semplice. Riesce a fare entrare il lettore nelle storie che racconta e affascina dalla prima all'ultima pagina.
Cosa che, più che mai, accade con Angelica e le Comete. E' un libro che va letto attentamente per capire veramente la profondità dell'incanto che racconta.
Una compagnia di marionette, come se ne potevano vedere molte un tempo, va in giro lungo le coste della Sicilia su un carro pieno di pupi. Vi sono i colori dei pennacchi, il luccichio delle spade e degli elmi; ci sono cinquanta attori di legno tra cui il conte Orlando ed il principe Rinaldo, vi è Ardesio che non conosce il suono della propria voce, vi sono i paladini di Carlo Magno in guerra con i saraceni. Lo Spagnolo, così si chiama il puparo, si occupa di loro e racconta storie che ha ascoltato ma non ha saputo leggere, vive le emozioni delle storie e le fa vivere a chi lo ascolta. Lo aiuta un omone grande e grosso, dal passato oscuro, Bruciavento. Ma la vera attrazione dello spettacolo è Cate, figlia del diavolo e della luna come veniva indicata da chi l'aveva trovata. Una donna così piccola da poter ballare in scena con le marionette.
Cate compie una magia appena sale sul palco, ballando diventa Angelica, la più bella, amata ed ammirata da tutti! Colei che tutti guardavano con sospetto nel luogo dove era nata, abbandonata al suo destino perchè "deforme", sul palco del puparo, incanta e lascia a bocca aperta.
Leggerete scene da applausi. Il libro è scritto in piccoli paragrafi ed è di appena 137 pagine. Ma come Cate sul palco diventa Angelica, questo libro si trasforma, diventa Grande. Pieno di immagini, di emozioni, di musicalità e di fantasia. La brevità dei paragrafi e delle pagine potrebbe spingere ad una lettura veloce, ma così si perderebbe la musicalità che i passi e le parole suggeriscono.
La storia di Cate e del puparo, dei personaggi in carne ossa, fanno da sfondo nella narrazione che, invece, fa prendere vita ai pupi, alle loro storie, alle loro anime, fatte di pensieri ed emozioni che esprimono fuori dalla scena. I pupi, esseri inanimati a livello teorico, diventano con la penna di Stassi vivacissimi e pensanti.
Sarebbe dovuto essere il suo primo libro ed invece è stato pubblicato nel 2017. Lui stesso dice in una intervista che in trenta anni ci ha lavorato più volte, non lo aveva mai voluto portare a termine "per proteggere l'illusione di imbastire ogni volta qualcosa di nuovo".
Il tutto nasce da una visione, da un sogno. Fabio Stassi vede questa donna di 1 metro e cinquanta vagare per le campagne siciliane che nessuno voleva. Nasce da una suggestione e dal suo desiderio di narrare, di raccontare quel che la lettura e la scrittura suscitano in lui.
La forza di Stassi è l'incredulità. Lui stesso non crede che le suggestioni che mette nelle storie siano cariche di significati; è quasi impalpabile la sua emotività, ma c'è, è presente! Soprattutto nella prima parte del libro dove aggiunge vita a suggestione: Stassi invia la prima bozza di questo libro a Bufalino chiedendogli un parere, cioè se può, secondo lui, continuare a scrivere; Bufalino, rispondendo, per prima cosa gli disse di non fare leggere mai le proprie cose ad un altro scrittore, ma soprattutto non lo esortò a smettere di scrivere. Meno male dico io!
In questi anni Stassi ha scritto molto e vi accorgerete dai post su questa pagina che sto cercando di recuperare piano piano i suoi libri. Me ne manca qualcuno, non molti. Leggere Angelica e le Comete, per me, è stata come una scoperta ulteriore. Non un tornare ai primordi, ma fare un salto avanti nella produzione di questo scrittore che merita il suo giusto spazio nella letteratura italiana contemporanea.
Suggestionare non è da tutti. Dare anima ai pupi non è possibile a tutti.
Nel video che inserisco di seguito l'intervista a Fabio Stassi del giornalista Marco Calvarese in occasione dell'incontro tenutosi a Giulianova a cura dell'Arts Academy (qui link del post!).
Stassi nell'intervista parla anche di Angelica e Le Comete.